lunedì 27 aprile 2009

Ordine pubblico e d'intorni


solo pochi giorni fa è giunto alle cronache (sottovoce per carità) cosa il 6 settembre scorso accadde a milano con protagonisti due agenti della polfer arrestati con l'accusa di omicidio e falso.
i due avevano riferito di essere intervenuti per una discussione animata tra alcune persone davanti ad una delle entrate laterali della stazione centrale, e di aver trovato Giuseppe Turrisi di 58 anni, a terra in preda ai fumi dell'alcool.

il magistrato ha visionato le telecamere della stazione centrale di milano e sorpresa...

le immagini a quanto pare mostrano un battibecco tra gli agenti e la vittima, che viene portata all'interno della stazione, dove si trova il posto di polizia. il clochard entra barcollando, ma quando esce è su una barella (se ho inteso bene giungerà in ospedale già morto).

l'autopsia dice che la vittima ha evidenti segni da trauma sul corpo, in particolare una costola fratturata che gli aveva perforato la milza ma nessuna immagine delle telecamere della stazione mostra il pestaggio.


ed interessante "immaginare" come i media ci avrebbero raccontato la notizia e come lo stato avrebbe reagito a parti invertite, cioè se a morire fosse stato un agente.
collette in favore della famiglia, funerali di stato in diretta tv, medaglia al valore, speciali sulle emittenti nazionali, decreti leggi immediati.
paradossalmente pare che questo paese accetti più facilmente l'operatore dell'ordine carnefice che non il contrario (di esempi se ne potrebbero fare purtroppo diversi) e la tal cosa mi sembra una evidente assurdità perchè il deficente violento posso mettere in conto di trovarmelo in giro specie negli strati sociali più degradati, ma che il deficente violento possa rappresentare lo stato, vestire un uniforme, girare armato, essere tutore dell'ordine pubblico è da brividi...

ah dimenticavo, i due poliziotti in carcere ci sono rimasti pochi giorni (circa un paio di settimane), ora sono agli arresti domiciliari. LL

sabato 25 aprile 2009

Liberazione: no alle semplificazioni propagandistiche.



sono giorni nei quali l'esercito tedesco si ritira dal nord italia in modo confuso e frettoloso.
nell'entroterra del ponente ligure tra gli altri ci sono due soldati dimenticati che decidono di rientrare in germania a piedi, dopo aver deposto le armi si incamminano in direzione nord.
un gruppo di partigiani li cattura e li porta nella piazzetta del più vicino paese, si chiama leverone (provincia di imperia).
gli abitanti del luogo nulla hanno da rimproverare a quei due ragazzi stranieri e chiedono di liberarli. uno dei due riesce a comunicare il suo desiderio di rientrare in patria dove lo attendono, tra gli altri, moglie e tre figli.

i partigiani li fucilano a sangue freddo senza alcun processo nella piazza del paese.

so questo fatto grazie ai racconti degli anziani di quel luogo, un paio sono ancora in vita come ancora in vita dev'essere anche uno di quegli assassini.

anche questo sono stati i partigiani. che piaccia o no.
e questo silenzio mafioso su certi accadimenti,
e questo voler imporre il generico teorema:
partigiano = eroe
mi disgusta.

nessuno dubita tra i partigiani ci fossero tantissimi uomini e donne valorosi, nessuno dubita del contributo che i partigiani hanno dato alla liberazione del nostro paese ma ciò non toglie che sono state compiute da alcuni di essi efferatezze ingiustificabili che per dovere della storia e pietà delle vittime innocenti andrebbero raccontate.

non c'è bisogno del revisionismo, basterebbe dire la verità, tutta la verità, niente altro che la verità.

perchè in una guerra civile i buoni non stanno mai tutti da una parte e i cattivi tutti dall'altra ma la storia la scrivono i vincitori...
bisognerebbe avere il coraggio di ammettere anche le violenze gratuite, i regolamenti di conti, gli omicidi ecc. ecc. caratteristici di ogni conflitto (e certo questo non ne è stato immune, anzi...).

massimo rispetto per tutti coloro che si sono battuti e hanno dato la vita in nome di un ideale democratico, in nome della libertà ma attenzione:
l'onore è per pochi.
e chi con orgoglio può esibire le proprie gesta non credo abbia bisogno di farsi trascinare in una strumentale sfilata sotto l'arco di trionfo. LL

giovedì 16 aprile 2009

1 crisi finanziaria, 2 crisi economica, 3 crisi sociale.



così a naso siamo a metà del punto due e agli albori del punto tre. ma cosa accadrà in questa fase che pavento da tempo e che altri ignorano (oppure fanno finta di ignorare in modo da cercare di tenere la gente calma)?

considerata la leggerezza e l'individualismo di questa società non penso rivedremo gruppi sovversivi organizzati come negli anni di piombo. le brigate rosse come è noto avevano un comando a cui facevano riferimento le varie colonne.
ecco, non credo rivedremo nulla di simile.

mi posso aspettare però qualche gesto isolato, non coordinato di persone disperate che avevano una attività, un lavoro, un futuro e che sentendosi derubate di tutto ciò possano finire per compiere gesti violenti rivolti anche verso terzi.
fino ad oggi tali atti si verificano ma rivolti verso se stessi, pensate alla gente che si da fuoco o a quelli che uccidono il coniuge e/o i figli e poi si tolgono essi stessi la vita.
ecco penso ci possa essere il rischio che questa aggressività possa dirigersi verso chi è ritenuto responsabile del proprio "fallimento"; dico ciò in considerazione dell'odio sociale verso alcune categorie di persone (manager, banchieri di alto livello, classe dirigente in genere) che oggettivamente è palpabile.

opzione due (che si può anche accompagnare alla prima ipotesi) gruppetti di 3-5, 10 persone al massimo, magari ex-colleghi che hanno perso il posto o amici magari conosciuti in pausa pranzo ed ex-lavoratori del palazzo di fronte, che mettano su goffe organizzazioni tipo il commandos che "prese" il campanile di san marco a venezia.

la disoccupazione, il sentirsi mancare il terreno sotto i piedi, la paura del futuro messi insieme con il troppo tempo libero, quindi con la mente da occupare e con la contemporanea impossibiltà di scaricare le frustrazioni a mio avviso è cocktail molto pericoloso tantopiù se miscelato con l'odio. con l'attribuire a tizio o caio le colpe delle proprie sofferenze.

penso sia più facile controllare gli operai delle grosse aziende e gli studenti da cui non mi aspetto casini.
i primi hanno sempre la speranza del grande sindacato (politicizzato) ed hanno sempre il pensiero che quella in cui lavorano è una grande azienda della quale i politici devono tenere conto. dunque hanno due speranze che impediscono di fare azioni da disperati.
gli studenti sono troppo politicizzati e troppo divisi tra gruppetti e sigle di rappresentanza. poi hanno le famiglie a cui si rivolgono per le loro necessità. pochi hanno voglia di programmare un futuro serio, i più hanno voglia di cazzeggiare.
con questo intendiamoci, tra gli studenti c'è chi ha le palle quadrate e c'è chi è incazzato nero ma credo fatichi a trovare soggetti a cui aggregarsi. le br nelle università avevano un serbatoio importante di manovalanza ma oggi assolutamente non ritengo ci sia spazio per muoversi in quel modo (e poi per dirla tutta non so fino a quanto ci possa essere una "complicità equivoca" da parte dello stato, oppure diciamo da parte di alcuni soggetti interni ad esso. a quel che ho letto le br non hanno fatto tutto da sole, troppe cose non quadrano ma meglio non addentrarsi in un campo così minato..).
in francia stanno prendendo piede i sequestri di pezzi grossi vari, cossiga mi pare veda in queste azioni il pericolo di terreno fertile per gruppi terroristi.

la mia idea però come detto è che in italia, francia, germania e stati uniti non ci sia spazio per un terrerismo vecchio stampo. tuttavia bisogna stare attenti, finchè si concludono bene queste azioni ok, però occhio perchè la cazzata è in agguato.
chi immagino abbia più "chance" è il terrorismo ideologico, specie quello che ha basi su convinzioni religiose; quello islamico da noi, a cui nel regno unito si aggiunge quello dell'ira.
spagna e grecia per motivi diversi covano gruppi storici importanti, l'eta i primi e colonne anarchiche i secondi.
questi gruppi penso potrebbero aggregare qualche soggetto, intercettare nel malcontento generale nuove leve "pulite", gente su cui i vari servizi segreti non hanno al momento sospetti. penso potrebbero essere legate a questo le recenti nuove azioni degli scissionisti ira (irlanda).

ma è l'est, l'ex blocco sovietico quello che mi sembra più esplosivo a livello popolare, lì le insurrezioni sono fatti estremamenti ricenti; quanto avvenuto in moldova solo la scorsa settimana ne è un esempio lampante. LL

mercoledì 15 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: visto e raccontato da chi lo ha vissuto

Accolgo l'invito di un lettore di zener.investireoggi per "dirottare" gli argomenti diversi dalla finanza in un sito apposito.
Ed allora ecco qui la preziosa testimonianza di Nysedow di CSI Finanza, una grande persona che ha vissuto sulla sua pelle il terremoto in Abruzzo.

Io sono stato in prima linea in questo tragico terremoto e ho visto, udito, ascoltato tutto in ‘diretta’ tra le macerie, i morti, le lacrime di coloro che piangono senza sapere come e dove riprenderanno a vivereLa protezione civile, i volontari, i vigili del fuoco e tutte le forze coinvolte si sono unite in una gara di solidarietà immensa che ha dato spazio ad episodi di eroismo non raccontati da nessuno.Tutti hanno lavorato incessantemente dormendo poco e male e qualche volta ci si riposava sulle macerie. E i giornalisti di anno zero & company riprendevano con le telecamere questi poveretti, ‘volontari’ della protezione civile e degli altri gruppi in un momento di riposo prima di riprendere il loro estenuante lavoro.Ho rivisto la trasmissione di Santoro e dei suoi‘collaboratori’.Si è parlato spesso in questi giorni di sciacalli che rubano cio’ che è restato nelle macerie delle case, ma ci sono anche giornalisti che ‘rubano’ in maniera sottile ed insinuante…Non ho neanche la forza di rispondere ed evito ‘volontariamente’ un mio ‘brutale’ commento sulla trasmissione che poteva anche essere svolta in diretta nei luoghi colpiti dal terremoto e non negli studi di una Rai ormai in fase decadente..Negli studi dove gli echi e i gesti di eroismo arrivano in modo soft…Loro invece ‘prelevano’ solo cio’ che fa comodo e fa audience e ’speculano’ facendo disinformazione.L’onorevole santoro con la ‘o’ e la ’s’ minuscola, naturalmente poteva ’scomodarsi’ personalmente e andare su quei luoghi ad indagare su cio’ che stava accadendo. No lui con ‘l’ minuscola ‘governa’ dagli studi della rai con la ‘r’ minuscola, naturalmente.Personalmento sono stanco di pagare il canone rai e non lo paghero piu’.
Vorrei concludere con un pensiero del poeta e scrittore Benedetto Croce con la ‘B’ e la ‘C’ MAIUSCOLA:
“quando c’è bisogno non solo di intelligenza agile e di spirito versatile, ma di volontà ferma e di persistenza e di resistenza, io mi sono detto a voce alta: Tu sei abruzzese!”Benedetto Croce
Nysedow

martedì 14 aprile 2009

Una classe dirigente che non fa il proprio dovere può rendere felici?


premessa: sono incazzato.
non con una persona in particolare perchè sono convinto gli esponenti dell'attuale governo fanno quello che farebbe, e ha fatto, ogni governo che si è succeduto negli ultimi 40 anni nel nostro paese.

sono incazzato non solo per i motivi espressi nell'articolo di cui sotto, che purtroppo col passare delle ore si dimostra sempre più veritiero.. ormai è troppo evidente come a fianco ad edifici frantumati ci siano costruzioni apparentemente intatte, giusto un minimo segnate qua e là ma niente di che.

ma è l'andazzo generale, nei suoi svariati aspetti ad irritarmi ulteriormente....
il prefetto di l'aquila ha chiesto alla gente, in questa fase, di non recarsi nelle zone terremotate dove c'è già abbastanza casino così. bene.
non passa giorno che un politico con le sue 6-7-8 auto blu di scorta non si rechi in loco a
"portare la sua solidarietà e quella del paese".
che concetto del cazzo.... ma cosa se ne può fare un terremotato della solidarietà dei politici?
e i quasi 300 morti cosa se ne fanno?

forse non sarebbe stato più opportuno che nel corso di questi anni lor signori si fossero mossi anche solo una volta in direzione l'aquila ed avessero provato a scoreggiare ad esempio vicino le pareti della casa dello studente? forse già una scoreggia poteva essere sufficente per rendersi conto che l'edificio non poteva sopportare un terremoto... che poi basta dare un'occhiata in giro, c'è anche una chiesa del 1200 ancora in piedi e palazzi da pochi decenni ultimati frantumati come biscotti... e come se non bastasse ci sono le testimonianze (raccolte solo da santoro chissà come mai...) dei miracolati, da un piano all'altro pare le scoregge si sentissero...

e così ora fanno la fila, tutti lì belli impegnati a far promesse:
"non vi lasciamo soli,
ricostruiremo".

già ma con quali soldi?
un pò di soldi arriveranno da iniziative singole di paesi vari, gli stati uniti e vaticano in primis potrebbero fare qualcosa, saranno aiuti presumibilmente girati al patrimonio artistico.
un pò di soldi arriveranno dal cuore degli italiani che tanta solidarietà materiale stanno facendo.
un pò di soldi arriveranno attraverso un fondo europeo che l'unione ha creato appositamente per queste situazioni.
quel che manca arriverà dalle tasse e dalle imposte di tutti noi.
ignoro se l'italia abbia un fondo apposito per le emergenze terremoti, una riserva da utilizzare in queste situazioni.

tutte le aziende hanno riserve, straordinaria e ordinaria, perchè sanno prima o poi ne avranno bisogno.
e voi non avete da parte qualche soldo per l'eventuale incidente d'auto? o per un terremotino in bocca cioè un dente che improvvisamente fa male e bisogna riparare o sostiuire?
non sarei sorpreso se l'italia, paese a certezza di fenomeni sismici, nel tempo non avesse messo da parte nulla o quasi per questi imprevisti previsti con certezza assoluta.

siamo bombardati di messaggi di solidarietà e collette varie, pare che donare dei soldi per l'abruzzo sia diventato un dovere... e se gli italiani non donassero un cazzo? forse cambierebbe qualcosa? no!
ricostruirebbero ugualmente! semplicemente più bassa sarà la quota raccolta con le donazioni e più alta sarà la quota destinata dallo stato (che poi sono soldi raccolti con le tasse e le imposte).
c'è addirittura chi, e ovviamente poteva essere giusto il mio politico "preferito" in assoluto a proporlo, ha suggerito (?) una tassa una tantum destinata ai terremotati.
ovviamente parlo di giuliano amato.

ricapitoliamo:
noi italiani paghiamo le tasse e le imposte in modo che lo stato e le sue autorità ci tutelino su una vastissima serie di cose; dalla criminalità, al diritto salute, al diritto allo studio, al diritto al lavoro ecc. ecc. fino al diritto a vivere in un edificio che ci permetta di nascere, crescere e invecchiare, salvo calamità totalmente imprevedibili.
e non è certo il caso di un terremoto di magnitudo 5 e qualcosa in una zona altamente sismica!

oppure di questo si deve occupare un soggetto terzo?
mi pare di no, mi pare uno stato e le sue autorità debbano verificare se è il caso di costruire in un dato modo, se le regole di costruzione sono rispettate, se gli edifici sono bare già pronte o strutture di cui fidarsi.
cose evidentemente non fatte o fatte male.
mancanze, inadempienze che evidentemente sono da spalmare su un arco temporale medio lungo, diciamo dal dopoguerra? diciamo dagli anni 60/70?
ma i soldi dalle nostre tasche li hanno sempre presi.

arriva un terremoto, crolla ciò che se fosse stato edificato correttamente e controllato correttamente (il tutto spendendo poco) non sarebbe stato distrutto e noi cittadini non dovremmo pagarne il prezzo (altissimo).
prezzo che paghiamo:
con le buone (solidarietà),
e magari con le cattive (una tantum),
e magari con le teoricamente riserve create ad hoc con i soldi delle nostre tasse imposte,
e certamente con tasse ed imposte generiche che se non prima sicuramente nel brevissimo verranno girate per cercare di riparare al danno fatto.

da notare che soprattutto gli abruzzesi pagano anche, e non è un dettaglio, con lutti, sofferenze, lacrime, preoccupazioni, shok ecc. ecc.

nel frattempo abbiamo i politici lì, sempre in loco e mi piacerebbe sapere se da dopo il terremoto i sondaggi sono cambiati e se sì come.
ho una mia idea, ve la dico? "è cresciuto il gradimento di questo governo che si è dimostrato vicino alla gente".
ma a giugno ci sono le europee. e le europee berlusconi ha deciso saranno un sondaggio sull'attuale governo visto che lui come è noto si candiderà capolista anche se poi rinuncerà. e il suo più dichiarato avversario, dipietro, ha accettato la sfida e farà altrettanto.
ma allora si sta girando uno spot continuato?

in ultimo verrà il giorno che si ricostruirà e già mi vedo tizio o caio che sarà lì a dire:
"abbiamo ricostruito" e giù applausi e su consensi.
o belinone, con i soldi di chi?!

mi domando, qualcuno di lor signori perchè non va a farsi un giro sull'appennino o nella zona vesuviana o in trinacria insieme ad un geologo e ad un ingegnere del genio militare o dei pompieri? fanno un giro veloce con le auto blu che vogliono, ogni tanto si fermano e fanno due rilievi. e poi voglio vedere quante costruzioni abbattono o rinforzano.
e poi voglio vedere la volta dopo che ripassano di lì quanti voti prendono.
te lo lì il problema.
il problema siamo anche noi! ammettiamolo.

se le autorità facessero il loro dovere avremmo dei gran disagi e ci incazzeremmo e non li voteremmo.
se invece ci lasciano fare i "furbi" noi siamo contenti e li votiamo.
poi se viene il terremoto e sopravviviamo quando ci vengono a trovare gli diamo la mano e gli diciamo "aiutaci".
allora li votiamo speranzosi.
poi un giorno ricostruiranno (con i soldi della gente comune) e noi ben felici gli daremo il voto in eterno. LL

mercoledì 8 aprile 2009

Prevenire è meglio che curare


non per niente siamo il paese dei condoni edilizi..
non per niente siamo il paese dei "furbi"... (presunti, addirittura tanto genialoidi da costruire sul vesuvio..)
il risultato è che costruiamo dove non dovremmo e soprattutto costruiamo male, molto male.
la conseguenza finale è che una magnitudo non eccezzionale, assolutamente fisiologica per il nostro paese a certezza di fenomeni sismologici, fa sempre danni enormi.

le cronache riportano come talvolta a fronte di preventivi di costruzione e fatturazioni di spesa per 100quintali di ferro ne sia stato impiegato 70. idem per il cemento.
talvolta è emerso che il ferro impiegato fosse scadente. idem per il cemento.

capita anche che crolli un palazzo perchè a "x" anni dalla sua realizzazione si decide di fare un parcheggio sotterraneo.

in questo contesto figuriamoci cosa può fare un terremoto...

quello verificatosi in abruzzo come è noto non era un terremoto particolarmente violento, eppure i risultati sono stati catastrofici ma se questo è avvenuto la colpa è nostra.
della nostra pseudo cultura del furbo e delle nostre autorità che hanno mancato sia nell'educarci a una cultura della prevenzione, sia nell'opera di controllo con punizioni per chi sgarra.

ci sta vengano giù le chiese del 1700, si può accettare che crolli qualche casetta del centro storico ma fine.

che poi nei centri storici spesso ci siano case abbandonate che vengono giù quando piove (a napoli è successo proprio di recente se non sbaglio) è un fatto.
ma noi vogliamo ammassare la gente nei palazzoni delle periferie... mica ristrutturare in modo serio il vecchio.
il risultato è che cadendo questi ruderi a volte trascinano le vicine case abitate. e di certo le indeboliscono.

avete mai visto i tetti originali nel vecchio?
qui, nella mia zona, ce ne è ancora qualcuno.
sono strutture leggerissime fatte con le canne incrociate, li chiamiamo "cannissi", sopra ci veniva appoggiato uno strato di pietra sottile, le nostre "ciappe".
se a un edificio del genere ti limiti a rifare l'intonaco e a cambiare il tetto gettando una soletta di cemento armato le probabilità di un crollo aumentano. e le probabilità di sopravvivere sotto una soletta in cemento sono molto minori che non quelle di sopravvivere sotto un cannisso con le ciappe. ed è anche più facile per i soccorritori spostare due ciappe che rimuovere una soletta moderna.
a parte che poi quante volte viene tolta una tramezza per fare più ampia la stanza?
ebbelin, nel vecchio vivevano tutti ammassati, tanti in poco spazio. ma noi che siamo più furbi, e numericamente di meno, qualche tramezza la togliamo così diamo aria al locale. e magari infilarci una mansardina già che ci siamo...

inconcepibile poi vedere palazzoni (che per buon senso bisognerebbe evitare di costruire in zone ad elevato rischio sismico) implodere così come la tristemente nota casa dello studente di l'aquila.
come si vede nelle immagini dall'elicottero mostrate in questi giorni su tutti i telegiornali e riguardanti non solo l'aquila ma anche i paesi vicini, ci sono case del centro storico in piedi ma col tetto sfondato, edifici nuovi che in certi casi sono distrutti, in altri no dunque le mie modeste osservazioni mi sembrano pertinenti.
comunque la magistratura ha aperto un inchiesta e perciò rimando a chi di dovere le conclusioni sulla vicenda, il mio voleva essere un quadro generale da applicare all'intero paese prendendo spunto dalla tragedia abruzzese poichè restano due problemi imminenti ed uno futuro:

1- morti e sfollati già ci sono.
e lì i magistrati faranno il loro ma non possono portare indietro i morti.

2- in futuro ci saranno altri terremoti nel nostro paese, perchè dobbiamo abituarci ad assistere a questi massacri? i bambini morti nella scuola di san giuliano non ci hanno lasciato niente?

condannare i responsabili dopo che il disastro è avvenuto è magra consolazione.
troppo magra. LL