purtroppo di tanto in tanto il mondo prende coscenza di un fatto tristissimo:
uomini in divisa (oggi i nostri giornali quasi tutti scrivono espressamente il termine "poliziotti" in riferimento alle notizie provenienti dall'iran) disposti a uccidere senza pietà i propri fratelli anche se questi non hanno colpe o sono armati solo di nobili ideali.
c'è chi non fatica a premere il grilletto contro persone inermi,
c'è chi arresta gli intellettuali e i giornalisti accusati di onestà,
c'è chi tortura a volte anche solo per il piacere di farlo,
c'è chi sfoga per le strade la propria frustrazione e sete di violenza massacrando chi capita sotto tiro a manganellate e danneggiando la cosa pubblica e privata per incolpare poi il fratello.
ed è tantopiù triste che le forze dell'ordine dovrebbero essere lì a difendere il popolo, a combattere le ingiustizie, ad aiutare il cittadino proteggendolo dai violenti.
uomini in divisa (oggi i nostri giornali quasi tutti scrivono espressamente il termine "poliziotti" in riferimento alle notizie provenienti dall'iran) disposti a uccidere senza pietà i propri fratelli anche se questi non hanno colpe o sono armati solo di nobili ideali.
c'è chi non fatica a premere il grilletto contro persone inermi,
c'è chi arresta gli intellettuali e i giornalisti accusati di onestà,
c'è chi tortura a volte anche solo per il piacere di farlo,
c'è chi sfoga per le strade la propria frustrazione e sete di violenza massacrando chi capita sotto tiro a manganellate e danneggiando la cosa pubblica e privata per incolpare poi il fratello.
ed è tantopiù triste che le forze dell'ordine dovrebbero essere lì a difendere il popolo, a combattere le ingiustizie, ad aiutare il cittadino proteggendolo dai violenti.
a coprire le nefandezze di questi infami ci pensa la stampa compiacente che sistematicamente infanga con meschine falsità chi non è allineato e difende quando non esalta le gesta degli oppressori.
quali esseri vili possono essere questi "giornalisti", servi codardi e mezonieri...
tutte cose già viste purtroppo e talvolta trattate con grande enfasi dai nostri media, ma le tecniche di repressione non sono note solo in cambogia, tibet e iran....
nel silenzio violenze analoghe si commettono ogni giorno impunemente in svariate parti del mondo, oggi anche:
in perù, in darfur, in georgia, in senegal, in turchia, in russia, in bielorussia ecc. ecc. ecc.
pensate solo che negli stati uniti d'america, paese libero per eccellenza, dal 2001, 347 persone sono morte a causa di taser usati dalla polizia.. per non parlare delle riserve indiane...
trovate molte cose sul rapporto annuale del 2009 di amnesty international, le sorprese sono purtroppo garantite http://www.amnesty.it/Rapporto-Annuale-2009.html.
lettura consigliata, sia nella parte on-line che nella parte cartacea (in libreria trovate il volume dello stesso rapporto). LL