martedì 19 maggio 2009

Riflessione sul sindacalismo


Ero a cena davanti al tg e devo dire che ciò che è accaduto al sindacalista Rinaldini a Torino mi ha colpito. Pensavo: “la loro presenza nel vecchio tessuto industriale del paese era basata sulla fiducia che il popolo operaio dava loro”.

Ora questa fiducia è venuta meno, ma le reazioni non vengono mai per caso. Ci devono essere sempre degli antefatti.

E allora,
  • non ho mai visto, sui telegiornali nazionali, manifestazioni di piazza dei sindacati sulle migliaia di persone lasciate a casa all’epoca “dell’indebitamento” Telecom;
  • stesso scrivasi per la fine dell’Olivetti;
  • per il Tfr semi volatilizzato degli operai.
Ora questo episodio a Torino, contro i “padroni” della Fiat (o Agnelli). Simbolo di un vecchio modo di fare sindacalismo, ormai superato visto che l’industria della nostra nazione sta spostandosi sempre più verso i servizi e il vecchio stereotipo dell’operaio sta venendo meno. Poi mi chiedo quale difesa abbiano messo in atto quando gli Agnelli facevano profitti a palate con gli swap. Immagino quei poveretti con le Fiat a 15, 20, 25€.

Forse è troppo tardi e il loro ridimensionamento avanzerà ancora. Mi chiedo, come faranno i giovani operai con contratti a tempo determinato a dar loro fiducia? Come faranno a non far chiudere/licenziare stabilimenti/operai vista l’operazione messa in atto da Marchionne?

Ho imparato che le fusioni o partnership servono a ridurre i costi, e il costo facilmente eliminabile in una industria è la manodopera. Anche qui, la nascita di tutti questi contratti atipici è un caso? O qualcuno aveva previsto il rallentamento dell’economia globale e quindi è stato preparato il terreno?

Insomma tante domande e, per me, una sola certezza, gran parte del tessuto sociale italiano sta variando e non vedo come la parte sindacale dell’industria possa risollevare la propria immagine e tornare agli antichi splendori.

2 commenti:

  1. La fine del sindacato è stata sancita quando è sparita la FLM, la spaccatura in tre del sindacato (cgil csl uil) è avvenuta per ovvie ragioni politiche.
    adesso ci troviamo con la uil e csl schierate con i padroni e la cgil o meglio una parte della cgil (la fiom) schierata con gli operai.
    Dobbiamo fare una analisi un po' retrò, il sindacato da quando si è seduto ai vari tavoli di concertazione è sempre uscito perdente.
    L'abolizione della scala mobile ha fatto in modo e maniera che il salario dei lavoratori perdesse potere di acquisto anno dopo anno mese dopo mese,
    con la liquidazione negli anni 70/80 si riusciva a comprare comodamente un appartamento, negli anni 90 neanche una automaobile adesso con l'avvento dei fondi pensione dorse si riuscirà a comprare un monopattino.
    Il sindacato metalmeccanico deve fare gli interessi della classe operaia, le divisioni rafforzano il padrone.
    I diritti dei lavotatori sono sanciti dal contratto nazionale proprio quello che i vari libri bianchi vogliono abolire.
    Il sindacato per tornare ad antichi fasti deve essere un sindacato di sacrificio e lotta e non di poltrone e carriere politiche.

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  2. condivido tutto bub tranne una cosa, la cgil tanto per dirne una ha lasciato passare i co.co.co. (biagi) perchè al potere c'era la sinistra; così è sempre stato.
    agnelli, non esattamente un coglione nè un comunista diceva che lui alle elezioni tifava per la sinistra in quanto la stessa identica riforma fatta dalla destra avrebbe sbattuto contro il muro dei sindacati, se fatta dalla sinistra sarebbe passata. poi sappiamo che gente come biagi lavorava per il governo a prescindere dal colore di facciata dello stesso.
    recentemente abbiamo visto la cgil come si è comportata nella vicenda alitalia... non fatemi aggiungere altro.

    gli operai, quei pochi che sono rimasti, e che a mio avviso caro ignazio non a caso vengono fatti sparire in quanto potenziali nemici di un sistema devoto al diobusiness, alle ultime elezioni al nord hanno votato in tanti la lega nord, al centro-sud di pietro. (anche questo sta alla base del crollo della sinistra arcobaleno alle ultime elezioni).

    la nuova direttiva sugli scioperi di cui ho parlato su questo sito ti risponde a molte domande, tutto passa per i grossi sindacati, gli altri conteranno sempre meno sicchè è evidente che per i governi sarà sempre più facile ottenere quel che vogliono...

    i giovani operai io mi chiedo come facciano a digerire tutto... poi accendo la tv o guardo un giornale e capisco tutto... (sulla propaganda quotidiana che passano i media anche in modo subliminale stiamo lavorando... sì stiamo, è in arrivo una sorpresina..).

    PS: complimenti per l'eserdio su questo sito ig!

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