giovedì 30 luglio 2009

Reprimere il sintomo per ammaliare la personalità autoritaria

Quando si ha la manifestazione di un problema di salute, un sintomo, e si ci premura di curare quello tralasciando il motivo scatenante il sintomo stesso si commette, più o meno volontariamente un grossolano errore.

E' così anche per l'evasione fiscale che non si cura con i criteri di conguietà stabiliti dagli studi di settore se non causando un effetto collaterale ancor più deleterio visto che nella stragrande maggioranza dei casi la somma evasa viene investita in consumi primari. Di norma chi evade non è milionario, di norma evadendo campa e aiuta altri a campare. Senza evasione chiude. Di norma chi evade ritiene ingiusto affidare ad uno Stato sprecone il 50% dei propri sudati sacrifici.

E' anche così per l'immigrazione clandestina che non può semplicemente essere curata con misure punitive poichè se persistono i motivi che portano all'emigrazione (fame, povertà, guerre, persecuzioni) le popolazioni di quei paesi troveranno altre modalità per tentare di sfuggire dai loro problemi.

E' anche così per le trasferte dei tifosi. Le puoi vietare anche tutte ma la violenza di questa società non si ammorbidirà di un grammo, anzi, peggio. Meglio lasciare che le persone socializzino, viaggino, cantino ed eventualmente in quei rari casi che se le suonino in un contesto ben definito, delimitato e controllato piuttosto che non lasciarle a casa, per strada dove se un soggetto è violento troverà certamente modo di esibire il proprio essere.

E naturalmente è anche così per il problema alcool giovani.
Certo, puoi vietare che bevano birra ma non è con un divieto che risolvi il loro disagio sociale. Perchè è quello che porta un adolescente a bere. Puoi vietargli di bere ma le sue insoddisfazioni, le sue sofferenze restano tali e quali, anzi forse ne aggiungi una. Intendiamoci, non vorrei mai che mio figlio si ubriacasse ma se lo facesse mi domanderei cosa lo ha indotto a farlo.

Proibire senza minimamente preoccuparsi dell'origine del male da un punto di vista psicoanalitico è assolutamente idiota, demenziale e controproducente.
Nello specifico infatti sono convinta si avrà un ulteriore e ben maggiore problema:
aumenterà la fetta di giovani che consumano droghe.
O qualcuno pensa che dopo questa ordinanza i giovanissimi sbandati si muoveranno in modo retto?!

Di fatto bere viene equiparato a drogarsi, entrambi sono vietati e servono per evadere, con la differenza che chi beve è facilmente visibile basta che abbia un bicchiere o una bottiglietta in mano. Chi si droga no. La droga si trasporta senza dare nell'occhio anche in tasca. Anche per l'organismo la differenza è non da poco. Distruggersi il fegato o distruggersi il cervello. E' più facile governare chi ha il cervello cotto dagli stupefacenti.

Una Politica seria dovrebbe chiedersi da dove e perchè nasce il sintomo, in questo caso la richesta di sballo mentre invece la sensazione è che si chieda quali misure palliative da vendere a buon mercato si possano attuare per averne un tornaconto immediato in termini di immagine.
Purtroppo nascondere la testa sotto la sabbia, girare continuamente spot risquote facili consensi in questa società post industriale dove risultano in costante aumento i soggetti a personalità autoritaria e richiede impegni minimi.
Purtroppo non serve ad altro.


Approfondimenti:
Personalità autoritaria. Segnalo il capitolo 1.3, lo studio di T.W. Adorno

lunedì 27 luglio 2009

La guerra non è un gioco nè una missione di pace


in un intervista rilasciata a "la repubblica" calderoli dice cose che da tempo dico e scrivo!

la democrazia non si esporta con gli eserciti!

ogni popolo ha i suoi tempi per maturare una democrazia!
e nessuno gliela può imporre perchè la cultura non si impone per defenizione!

il terrorismo islamico lo alimentano i paesi filo-occidentali che con noi fanno affari vendendo il petrolio! quando non di peggio.... o davvero qualcuno pensa che pezzenti morti di fame da luoghi sperduti pianifichino attacchi sui nostri territori?

la guerra ce la fanno con le armi che gli diamo noi!

la crisi economica ci fa risparmiare e tagliare su tutto mentre aumentiamo le spese militari!


da ciò ne consegue una breve riflessione politica:

l'atteggiamento del pd denota per l'ennesima volta come non esiste in italia un progetto politico alternativo e diverso al pdl. a parole franceschini risulta certamente più a destra di fini. io parole non ne ho...

la sinistra, non esiste.
assente dal parlamento anche perchè quando era al governo non ha mai preso di petto posizioni come questa che oggi cavalca la lega nord, anzi! ha fatto ben di peggio visto che turigliatto e rossi sono stati cacciati per troppa coerenza.
dunque la guerra continuerà ed anzi, in disprezzo all'art 11
"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"
manderemo pure i caccia-bombardieri (qui c'è una scheda interessante sul tornado).
oltre al disprezzo della costituzione registro un assoluto sfregio all'intelligenza degli italiani, nessuno crede più alla bella favoletta della missione di pace!
la lega nord si dimostra molto attenta ad intercettare i pensieri della gente, io non so se abbiano preso questa posizione proprio per smarcarsi o perchè ci credano veramente (vedremo se quando sarà ora voteranno il rifinanziamento...) però è un fatto che stiano prendendo voti proprio da delusi di sinistra.

giovedì 23 luglio 2009

(in)certezza del diritto tributario


La certezza del diritto è un valore fondamentale della democrazia.
Nel campo fiscale questa certezza dovrebbe essere garantita dallo Statuto del Contribuente all'art. 3.
Usare il condizionale, con gli ultimi governi, è imperativo: infatti in barba all'articolo 3 sopra citato escono fuori modifiche alle leggi con circolari come questa sull'IRAP con un termine che - usando una terminologia da studi di settore - è decisamente non congruo con l'intenzione del legislatore: nel caso di specie la modifica si è imposta nel giorno stesso della scadenza e dopo l'approvazione dei bilanci!
Per la cronaca, e tutti ce lo ricordiamo, Tremonti & c. avevano promesso di distinguersi dall'accoppiata Prodi & Visco ed i loro provvedimenti a scadenza breve se non retroattiva: beh ci stanno riuscendo alla grande... in questo ultimo anno l'IRAP è cambiata solo 4 volte.
Con questo non vorrei passare per uno che odia la destra e si mette con la sinistra: ammazzatemi prima!
Mi stanno sulle palle tutti...tutti che promettono certezza e sta sicuro che l'unica certezza che sanno darti è quella, che certamente e con effetto retroattivo, ti faranno il culo a stelle e striscie come la bandiera americana.
E' una cosa che accetto - come il buon Homer Simpson- ma non condivido.

domenica 19 luglio 2009

Stop all'indecenza


le recentissime sentenze aldrovandi e sandri non sono che l'ultimo capitolo di un percorso in atto da anni a cui ognuno di noi è in grado di aggiungere tasselli magari di episodi poco noti alla grande platea.
io mi permetto di ricordare giuseppe turrisi che siccome non era nè un tifoso, nè un ragazzo con genitori cazzuti bensì un "barbone" è stato ucciso nel silenzio generale.
(ordine pubblico e dintorni)

improponibile provare a fare paragoni o confronti con altre sentenze o atti giudiziari, lo squilibrio è vomitevole: 18anni per investimento di un pedone, 4anni e 6mesi per un pugno, 1anno e mezzo di carcere preventivo per oltraggio e resistenza e via discorrendo.

il clima di impunità non è tanto diverso da quello degli anni di piombo, omicidi per i quali nessun funzionario ha davvero pagato. e pensare che solo pochi giorni fa un ex recente ministro della repubblica, nonchè il capo del partito di cui fa parte l'attuale ministro dell'interno ha dichiarato:
"i servizi usavano le bombe"
frase caduta nell'indiffirenza generale. davvero non è un concetto importante per nessuno? o forse non è sta gran scoperta? beh ma allora che si proceda, che si faccia giustizia!

ma noi siamo il paese dove un soggetto indagato (degennaro), e ora rinviato a giudizio (richiesti due anni di carcere) per istigazione alla falsa testimonianza, cioè per pressioni affinché venisse dichiarato il falso sugli eventi drammatici occorsi alla ex scuola diaz durante il g8 di genova (a proposito, bella giustizia anche quella...) viene nominato nell'ordine:
capo di gabinetto del ministero dell'interno (amato);
commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in campania;
direttore del dipartimento delle informazioni per la sicurezza, cioè servizi segreti.

ma per comprendere al meglio il ruolo degli uomini in divisa, quanto sono e saranno importanti per lo stato, è molto interessante il profetico articolo di

giuseppe d'avanzo pubblicato a settembre 2008 il quale prefigurava un accordo tra violante e ghedini sulla giustizia.
mi riferisco segnatamente alla modifica dei rapporti tra pm e polizia giudiziaria (il pm riceve le notizie dei reati, mentre la polizia giudiziaria le prende di propria iniziativa pur dovendole trasmetterle al pm sempre e comunque senza ritardo).
in futuro però il pm non potrà più aprire fascicoli senza tener conto anche dei risultati delle indagini della polizia giudiziaria, la quale a sua volta avrà ampia autonomia sui reati minori (sei mesi per redigere un rapporto).
il potere del governo aumenterebbe in modo sostanziale, decidere attraverso le polizie, quale fenomeno criminale aggredire e quali affari penali indagare ed eventualmente anche quali far decadere per tempistica.
non a caso il csm attraverso la sesta commissione proprio l'altro giorno ha bocciato la riforma (cosìdetta alfano).
"Viola almeno quattro principi costituzionali"
"A cominciare da quello sull’obbligatorietà dell’azione penale, e avrà effetti devastanti sull’efficacia delle indagini" "rafforzando la dipendenza della polizia giudiziaria dal potere esecutivo"
"estromettendo il pm dalle indagini"

e se ci pensiamo bene l'analogia tra questo e la tessera del tifoso c'è... visto che è la questura a decidere chi si può muovere, chi può andare di qua o di là con il magistrato che viene bypassato come già per il daspo.

il punto del discorso è che il poliziotto è un funzionario dello stato che risponde agli ordini di un ministro e alle scelte politiche di un governo il quale è soprattutto espressione di un certo sistema di potere.

per questo sono sempre stati e stanno diventando sempre più intoccabili.
il loro ruolo all'interno dello stato, il loro potere estremamente ampio ma da "servitore fedele" è l'ideale per garantire governi tranquilli, saldi in un clima generale difficile dove poche storie, il malcontento c'è.
tanta gente è distratta non lo metto in dubbio, ma realmente quanta? siamo sicuri di sapere attraverso i media, l'altro socio fedele, i reali pensieri degli italiani? o forse siamo indotti a pensare quello che i media vogliono?

paradossalmente mi pare il sistema abbia da un lato l'esigenza di essere sempre più sprezzante e spregevole nei confronti degli individui (basta pensare a questo sistema di globalizzazione e di devozione al dio business) e per garantirsi la possibilità di continuare ad agire in questo modo ha bisogno di un potere sempre più facile da controllare che a sua volta sia liberamente rigido di fare il bello e il cattivo tempo.

intendiamoci, non è un problema tipicamente italiano, è un problema che caratterizza tutte le civiltà occidentali, ipocritamente libere. senza le sfacciate repressioni modello dittatoriale che in questi giorni stiamo vedendo in iran, ieri in cambogia e via discorrendo.
libere di avere cose elementari che poi in realtà non abbiamo.
come l'accesso ad una informazione neutra, come la libertà d'espressione o di movimento, come la possibilità di candidarci in un qualsiasi partito o di votare chi per essere eletto, necessita principalmente di soldi per pagarsi la campagna elettorale organizzata da professionisti della vendita che un giorno si occupano del lancio di un film, un altro della promozione di un cantante, un altro ancora della commercializzazione di un qualsiasi prodotto commerciale e appunto quando capita di una consultazione popolare.

"liberi liberi siamo noi ma liberi da che cosa chissà cos'è..." urla vasco che per quanto unico per molti aspetti non è certo il solo a capire come va l'andazzo del sistema di potere moderno.

alla fine tante cose che poi si possono riassumere in due righe:
c'è bisogno di servitori fedeli e per essere buoni servitori devono essere intoccabili.
come ovvia conseguenza il servitore fedele e intoccabile è logico che sia sempre più investito di ampi poteri.

lunedì 13 luglio 2009

Napolitano Vs Hu Jintao


Lo sappiamo tutti che in Cina le esecuzioni capitali appartengono alla quotidianietà di un paese che riesce a mandare a morte una persona anche per contraffazione (ecco perchè vengono qui a contraffare!) e reati secondari tipo fumarsi una canna et simili.
Napolitano, il nostro megaPresident, dall'alto della sua autorevole autorità, in occasione del G8, non ha perso l'occasione di far notare la "questione spinosa" dei rispetto dei diritti umani al suo pari cinese, tale Hu Jintao.
Dopo breve discussione Napolitano ha affermato: "Abbiamo concordato sul fatto che lo stesso sviluppo economico in Cina apre nuove prospettive e pone nuove esigenze nel campo dei diritti dell'uomo".
Dalla Cina fanno sapere che per queste nuove prospettive ed esigenze nel campo dei diritti umani si sono già attrezzati: con dei bellissimi pulmino....che una volta costruiva l'Iveco.
però 'sti cinesi.

PD: Beppe Grillo si candida


Beppe Grillo si candida nel PD.
Non ci vedo nulla di sorprendente, direi che quasi me l'aspettavo a furia di daie e daie al nano psicopatico era forse scontato.
Ed il comico si propone come "un'alternativa al nulla".
Beh, un buffone al posto del nulla è un inizio, certo non il massimo, ma per chi non ha nulla di serio e concreto da proporre è comunque sempre qualcosa che potenzialmente potrebbe attirare più gente e quindi elettori in vista delle prossime elezioni.
Certo che se per raccogliere voti si fa a gara tra buffoni la vedo male per il nostro paese.
Direte: un Grillo ci può stare tra ex veline, ex Pierre, ex Piemme, ex galeotti, ex terroristi, froci, cornuti e lacchè....
Vero: in Italia c'è posto per tutti.
Forse forse, a mio parere, direi che c'è troppo posto.

sabato 11 luglio 2009

Differenza tra liberismo e mercatismo


Il decreto Bersani che rendeva possibile la vendita dei farmaci da banco nei supermercati ero certa avrebbe portato ad un aumento dei consumi degli stessi.
Grazie a ciò infatti abbiamo avuto un aumento della visibilità delle medicine da banco, fate solo caso a quanti medicinali sfilano tra un'acqua minerale e una caramella quali spot televisivi. Appare del tutto evidente come il mercato sia in grande espansione.

La conseguenza di questi fatti ha prodotto una banalizzazione del farmaco stesso, lo ha come portato più vicino alla gente, non a caso la pubblicità è l'anima del commercio e l'effetto a ricaduta è considerevole.
Non avete idea di quanta gente mi chiede farmaci quando in realtà del farmaco non ha bisogno.
Ora ci sono anche i dati, agenziafarmaco.it a comprovare questo vorticoso aumento.

Bisognerebbe educare le persone a vivere sano, noi invece andiamo nella direzione opposta stimolando la riechiesta nevrotica di medicinali.
I pubblicitari sono molto bravi, fanno il loro lavoro.
Passa la Hunziker col suo tic tac (confetto che più allegria farà), poi la Chiabotto (puliti dentro belli fuori), poi il farmaco per questo o quello.
Ma dico, se la diarrea ti sorprende avrai o un disturbo psicosomatico (da curare con adeguata psicoterapia) o una infezione intestinale (da curare con riposo, cibo sano e se in caso adeguata terapia farmacologica).
Stesse cose dicasi per influenza, mal di schiena, mal di testa e via discorrendo.
Certo però se passa, se arriva il concetto che una caramella o un'acqua fanno bene-male alla salute psicofisica come la tale medicina che si presenta con sembianze simili, per non dire identiche a quelle della caramella e si ingoia con un sorso d'acqua poi non sorprendiamoci se i risultati ci sono.

martedì 7 luglio 2009

Evoluzione


il tempo passa e i soldi ci cambiano.

ieri sono stati siglati accordi per due miliardi di dollari tra italiani e cinesi, operazione dietro la quale c'è l'appoggio del governo cinese e di quello berlusconi (verrebbe da chiedersi cosa ne pensa la lega...) ma ricordiamoci che questo lavoro è stato molto bene avviato dal governo prodi con tanto di gita in cina del nostro ex premier accompagnato da uno stuolo di pezzi grossi italici. per la serie i governi possono anche cambiare ma l'andazzo delle cose no.

da ciò ne conseguono alcuni cambiamenti immediati, infatti:

chi si oppone al regime cinese e viene ammazzato dalla polizia per i nostri media non è più un
"manifestante ucciso" (come era per i tibetani)
diventa un
"musulmano morto".

non si dice più:
"repressione in cina, la polizia uccide "x" manifestanti"
bensì si dice:
"scontri etnici in cina, morti "x" rivoltosi".

qui avevamo fatto un ragionamento semplice semplice, non ci resta che applicarlo anche in questo caso.

"musulmano morto"
viene percepito dall'opinione pubblica più o meno come "i soliti esaltati che fanno casino, oggi lì, ieri in pakistan, domani in afghanistan"

"scontri etnici, morti rivoltosi"
viene percepito, "sti belin di rivoltosi ma cosa vogliono? è gente violenta, se la sono cercata"
"morti"
tradotto, "eh muore tanta gente ogni giorno che vuoi farci"
con operazioni mediatiche del genere il governo cinese non è così cattivo, la repressione in cina non è sto gran problema, la polizia cinese fa quello che può senza infamia.
gli uomini d'onore fanno affari senza problemi senza che nessuno esca fuori a dire robe del tipo:
"gli atleti italiani all'inaugurazione delle olimpiadi potrebbero rifiutarsi di svilare come solidarietà alle vittime della repressione cinese"

lunedì 6 luglio 2009

Quando gli assassini sono bene accetti in italia


hu jintao in gita a roma accompagnato da circa 300 imprenditori del suo paese.
finita la passeggiata turistica al colosseo continuerà ad essere riverito ma a l'aquila.

il tutto mentre i suoi servi ammazzano 140 persone poichè manifestavano chiedendo giustizia.
ma i potenti lo accolgono a braccia aperte perchè a loro interessano i soldi.

e contestatori non ce ne sono poichè:
i giovani di destra sono troppo impegnati con le selezioni per il prossimo grande fratello
e quelli di sinistra siccome c'è di mezzo sta bandiera rossa gli va bene così.

ah, e non chiedete ai giornalisti di fargli domande serie...

mercoledì 1 luglio 2009

Dal mito degli intellettuali a quello dell'uomo comune.


Nei secoli passati il popolo voleva acquisire lo strumento per capire.
Non sapendo leggere era preso in giro dal clero e dalla chiesa ma se ne rendeva conto quindi pensava:
mi difendo con gli intellettuali.

Ad esempio al tempo della rivoluzione francese il ragionamento era:
ora lotto affinchè mio figlio possa diventare come Voltaire, Rousseau, Montesquieu.

Oggi il popolo si vuole identificare con cio' che è facile, cio' che fa ridere. Con chi nei comportamenti appare vicino, commette gaffes, fa battute talvolta oltre il limite.

Insomma appare alla portata, ergo:
io posso diventare come lui.

La cultura dei giochi a premi contribuisce a creare queste aspettative perchè all'improvviso puoi fare soldi e con i soldi poui fare tutto.
Idem la cultura del mondo della televisione con le sue star da quattro soldi e talento zero.
Ti insegno che la tua vita puo' cambiare e che se sei un po' furbo, ma non un genio, puoi diventare come lui.

Meglio essere o avere come figlio una velina o un calciatore piuttosto che un ricercatore precario, del resto chi guadagna di più?
A chi va la gloria?
Chi fa la bella vita?

E' un modello arrivabile in cui chiunque si puo' identificare più o meno inconsciamente.
L'uomo comune che faceva lavori umili e che grazie a un po' di abilità, fortuna e amicizie altolocate ha avuto successo e ai suoi piedi le vergini si sacrificano come al drago.

I vecchi politici ingessati in questo senso erano e vengono percepiti lontani dalla gente comune, dalle masse così come oggi lo sono le persone distinte, troppo colte.
Il politico moderno, di successo deve essere vicino alla gente così da piacere alla stessa ignorante massa ormai malata cronica di anomia*.



*Anomia: mancanza di norme sociali, di regole atte a mantenere, entro certi limiti appropriati, il comportamento dell'individuo. Per Durkheim le regole morali vengono sempre codificate in leggi, l'anomia non si configura solo come mancanza di norme sociali, ma soprattutto come mancanza di regolazione morale.