martedì 14 aprile 2009
Una classe dirigente che non fa il proprio dovere può rendere felici?
premessa: sono incazzato.
non con una persona in particolare perchè sono convinto gli esponenti dell'attuale governo fanno quello che farebbe, e ha fatto, ogni governo che si è succeduto negli ultimi 40 anni nel nostro paese.
sono incazzato non solo per i motivi espressi nell'articolo di cui sotto, che purtroppo col passare delle ore si dimostra sempre più veritiero.. ormai è troppo evidente come a fianco ad edifici frantumati ci siano costruzioni apparentemente intatte, giusto un minimo segnate qua e là ma niente di che.
ma è l'andazzo generale, nei suoi svariati aspetti ad irritarmi ulteriormente....
il prefetto di l'aquila ha chiesto alla gente, in questa fase, di non recarsi nelle zone terremotate dove c'è già abbastanza casino così. bene.
non passa giorno che un politico con le sue 6-7-8 auto blu di scorta non si rechi in loco a
"portare la sua solidarietà e quella del paese".
che concetto del cazzo.... ma cosa se ne può fare un terremotato della solidarietà dei politici?
e i quasi 300 morti cosa se ne fanno?
forse non sarebbe stato più opportuno che nel corso di questi anni lor signori si fossero mossi anche solo una volta in direzione l'aquila ed avessero provato a scoreggiare ad esempio vicino le pareti della casa dello studente? forse già una scoreggia poteva essere sufficente per rendersi conto che l'edificio non poteva sopportare un terremoto... che poi basta dare un'occhiata in giro, c'è anche una chiesa del 1200 ancora in piedi e palazzi da pochi decenni ultimati frantumati come biscotti... e come se non bastasse ci sono le testimonianze (raccolte solo da santoro chissà come mai...) dei miracolati, da un piano all'altro pare le scoregge si sentissero...
e così ora fanno la fila, tutti lì belli impegnati a far promesse:
"non vi lasciamo soli,
ricostruiremo".
già ma con quali soldi?
un pò di soldi arriveranno da iniziative singole di paesi vari, gli stati uniti e vaticano in primis potrebbero fare qualcosa, saranno aiuti presumibilmente girati al patrimonio artistico.
un pò di soldi arriveranno dal cuore degli italiani che tanta solidarietà materiale stanno facendo.
un pò di soldi arriveranno attraverso un fondo europeo che l'unione ha creato appositamente per queste situazioni.
quel che manca arriverà dalle tasse e dalle imposte di tutti noi.
ignoro se l'italia abbia un fondo apposito per le emergenze terremoti, una riserva da utilizzare in queste situazioni.
tutte le aziende hanno riserve, straordinaria e ordinaria, perchè sanno prima o poi ne avranno bisogno.
e voi non avete da parte qualche soldo per l'eventuale incidente d'auto? o per un terremotino in bocca cioè un dente che improvvisamente fa male e bisogna riparare o sostiuire?
non sarei sorpreso se l'italia, paese a certezza di fenomeni sismici, nel tempo non avesse messo da parte nulla o quasi per questi imprevisti previsti con certezza assoluta.
siamo bombardati di messaggi di solidarietà e collette varie, pare che donare dei soldi per l'abruzzo sia diventato un dovere... e se gli italiani non donassero un cazzo? forse cambierebbe qualcosa? no!
ricostruirebbero ugualmente! semplicemente più bassa sarà la quota raccolta con le donazioni e più alta sarà la quota destinata dallo stato (che poi sono soldi raccolti con le tasse e le imposte).
c'è addirittura chi, e ovviamente poteva essere giusto il mio politico "preferito" in assoluto a proporlo, ha suggerito (?) una tassa una tantum destinata ai terremotati.
ovviamente parlo di giuliano amato.
ricapitoliamo:
noi italiani paghiamo le tasse e le imposte in modo che lo stato e le sue autorità ci tutelino su una vastissima serie di cose; dalla criminalità, al diritto salute, al diritto allo studio, al diritto al lavoro ecc. ecc. fino al diritto a vivere in un edificio che ci permetta di nascere, crescere e invecchiare, salvo calamità totalmente imprevedibili.
e non è certo il caso di un terremoto di magnitudo 5 e qualcosa in una zona altamente sismica!
oppure di questo si deve occupare un soggetto terzo?
mi pare di no, mi pare uno stato e le sue autorità debbano verificare se è il caso di costruire in un dato modo, se le regole di costruzione sono rispettate, se gli edifici sono bare già pronte o strutture di cui fidarsi.
cose evidentemente non fatte o fatte male.
mancanze, inadempienze che evidentemente sono da spalmare su un arco temporale medio lungo, diciamo dal dopoguerra? diciamo dagli anni 60/70?
ma i soldi dalle nostre tasche li hanno sempre presi.
arriva un terremoto, crolla ciò che se fosse stato edificato correttamente e controllato correttamente (il tutto spendendo poco) non sarebbe stato distrutto e noi cittadini non dovremmo pagarne il prezzo (altissimo).
prezzo che paghiamo:
con le buone (solidarietà),
e magari con le cattive (una tantum),
e magari con le teoricamente riserve create ad hoc con i soldi delle nostre tasse imposte,
e certamente con tasse ed imposte generiche che se non prima sicuramente nel brevissimo verranno girate per cercare di riparare al danno fatto.
da notare che soprattutto gli abruzzesi pagano anche, e non è un dettaglio, con lutti, sofferenze, lacrime, preoccupazioni, shok ecc. ecc.
nel frattempo abbiamo i politici lì, sempre in loco e mi piacerebbe sapere se da dopo il terremoto i sondaggi sono cambiati e se sì come.
ho una mia idea, ve la dico? "è cresciuto il gradimento di questo governo che si è dimostrato vicino alla gente".
ma a giugno ci sono le europee. e le europee berlusconi ha deciso saranno un sondaggio sull'attuale governo visto che lui come è noto si candiderà capolista anche se poi rinuncerà. e il suo più dichiarato avversario, dipietro, ha accettato la sfida e farà altrettanto.
ma allora si sta girando uno spot continuato?
in ultimo verrà il giorno che si ricostruirà e già mi vedo tizio o caio che sarà lì a dire:
"abbiamo ricostruito" e giù applausi e su consensi.
o belinone, con i soldi di chi?!
mi domando, qualcuno di lor signori perchè non va a farsi un giro sull'appennino o nella zona vesuviana o in trinacria insieme ad un geologo e ad un ingegnere del genio militare o dei pompieri? fanno un giro veloce con le auto blu che vogliono, ogni tanto si fermano e fanno due rilievi. e poi voglio vedere quante costruzioni abbattono o rinforzano.
e poi voglio vedere la volta dopo che ripassano di lì quanti voti prendono.
te lo lì il problema.
il problema siamo anche noi! ammettiamolo.
se le autorità facessero il loro dovere avremmo dei gran disagi e ci incazzeremmo e non li voteremmo.
se invece ci lasciano fare i "furbi" noi siamo contenti e li votiamo.
poi se viene il terremoto e sopravviviamo quando ci vengono a trovare gli diamo la mano e gli diciamo "aiutaci".
allora li votiamo speranzosi.
poi un giorno ricostruiranno (con i soldi della gente comune) e noi ben felici gli daremo il voto in eterno. LL
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e come previsto i consensi su berlusconi crescono...
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/politica/09_aprile_19/il_premier_e_il_sisma_fiducia_in_crescita_renato_mannheimer%20_5191884a-2cb1-11de-bc78-00144f02aabc.shtml