mercoledì 8 aprile 2009

Prevenire è meglio che curare


non per niente siamo il paese dei condoni edilizi..
non per niente siamo il paese dei "furbi"... (presunti, addirittura tanto genialoidi da costruire sul vesuvio..)
il risultato è che costruiamo dove non dovremmo e soprattutto costruiamo male, molto male.
la conseguenza finale è che una magnitudo non eccezzionale, assolutamente fisiologica per il nostro paese a certezza di fenomeni sismologici, fa sempre danni enormi.

le cronache riportano come talvolta a fronte di preventivi di costruzione e fatturazioni di spesa per 100quintali di ferro ne sia stato impiegato 70. idem per il cemento.
talvolta è emerso che il ferro impiegato fosse scadente. idem per il cemento.

capita anche che crolli un palazzo perchè a "x" anni dalla sua realizzazione si decide di fare un parcheggio sotterraneo.

in questo contesto figuriamoci cosa può fare un terremoto...

quello verificatosi in abruzzo come è noto non era un terremoto particolarmente violento, eppure i risultati sono stati catastrofici ma se questo è avvenuto la colpa è nostra.
della nostra pseudo cultura del furbo e delle nostre autorità che hanno mancato sia nell'educarci a una cultura della prevenzione, sia nell'opera di controllo con punizioni per chi sgarra.

ci sta vengano giù le chiese del 1700, si può accettare che crolli qualche casetta del centro storico ma fine.

che poi nei centri storici spesso ci siano case abbandonate che vengono giù quando piove (a napoli è successo proprio di recente se non sbaglio) è un fatto.
ma noi vogliamo ammassare la gente nei palazzoni delle periferie... mica ristrutturare in modo serio il vecchio.
il risultato è che cadendo questi ruderi a volte trascinano le vicine case abitate. e di certo le indeboliscono.

avete mai visto i tetti originali nel vecchio?
qui, nella mia zona, ce ne è ancora qualcuno.
sono strutture leggerissime fatte con le canne incrociate, li chiamiamo "cannissi", sopra ci veniva appoggiato uno strato di pietra sottile, le nostre "ciappe".
se a un edificio del genere ti limiti a rifare l'intonaco e a cambiare il tetto gettando una soletta di cemento armato le probabilità di un crollo aumentano. e le probabilità di sopravvivere sotto una soletta in cemento sono molto minori che non quelle di sopravvivere sotto un cannisso con le ciappe. ed è anche più facile per i soccorritori spostare due ciappe che rimuovere una soletta moderna.
a parte che poi quante volte viene tolta una tramezza per fare più ampia la stanza?
ebbelin, nel vecchio vivevano tutti ammassati, tanti in poco spazio. ma noi che siamo più furbi, e numericamente di meno, qualche tramezza la togliamo così diamo aria al locale. e magari infilarci una mansardina già che ci siamo...

inconcepibile poi vedere palazzoni (che per buon senso bisognerebbe evitare di costruire in zone ad elevato rischio sismico) implodere così come la tristemente nota casa dello studente di l'aquila.
come si vede nelle immagini dall'elicottero mostrate in questi giorni su tutti i telegiornali e riguardanti non solo l'aquila ma anche i paesi vicini, ci sono case del centro storico in piedi ma col tetto sfondato, edifici nuovi che in certi casi sono distrutti, in altri no dunque le mie modeste osservazioni mi sembrano pertinenti.
comunque la magistratura ha aperto un inchiesta e perciò rimando a chi di dovere le conclusioni sulla vicenda, il mio voleva essere un quadro generale da applicare all'intero paese prendendo spunto dalla tragedia abruzzese poichè restano due problemi imminenti ed uno futuro:

1- morti e sfollati già ci sono.
e lì i magistrati faranno il loro ma non possono portare indietro i morti.

2- in futuro ci saranno altri terremoti nel nostro paese, perchè dobbiamo abituarci ad assistere a questi massacri? i bambini morti nella scuola di san giuliano non ci hanno lasciato niente?

condannare i responsabili dopo che il disastro è avvenuto è magra consolazione.
troppo magra. LL

1 commento:

  1. Pensa che con lo stesso cemento e ferro vogliono costruirci quattro centrali nucleari, pensa in caso di terremoto che danno ne può venir fuori.
    Comunque c'è paese e paese io sto ristrutturando una casa in un paesino tutto di pietra nell'appennino ligure in prov. di SP, e ho dovuto far far eperizie geologighe e fare anche l'antisismica dimostrando che la ristrutturazione serviva per rinforzare la struttura che è tutta in pietra con solai in legno e poggiante su roccia.

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