giovedì 12 marzo 2009
Nuovi alloggi popolari tra p.i.l., povertà e soluzioni leniniste
parliamo un pò dell'ipotesi di realizzo di 5-6000 nuovi alloggi popolari visto che l'opera del ponte sullo stretto è talmente demenziale, economicamente svantaggiosa, eticamente demoniaca, antistorica che è superfluo rifletterci sopra.
domanda:
secondo voi sono tanti anche fossero 6000?
risposta:
lo sapete che in italia ci sono oltre 8000 comuni dunque la grande opera consiste in meno di un alloggio a comune? (questo domanda e risposta ci servono poi dopo)
dunque viene da supporre che si realizzeranno un centinaio di alloggi per ogni grande città o capoluogo..
dunque viene da supporre che nelle città metropolitane sorgeranno due tre condomini in più, verrà estesa la periferia che tanto costa in termini di sicurezza.
indiscutibilmente vero che attorno all'edilizia girino un sacco di settori: meccanica, materie prime, ingegneria, finanza, accessori, arredi, servizi, manodopera perciò le città che ne beneficeranno faranno lì per lì affari.
però da striscia la notizia sappiamo nel bel paese esistono già condomini pronti, o semipronti, alcuni inaugurati ma tanti non assegnati...
inoltre il problema grosso di oggi non è questo perchè ricordiamoci che tali alloggi popolari di cui ora si prevede la realizzazione tra una balla e l'altra saranno disponibili verso il 2020 quando si spera saremo fuori da questa crisi.
infatti ciò induce già una prima conclusione:
tali alloggi oggi non servono per migliorare le condizioni generali piuttosto quelli di chi ha un business legato alle costruzioni (e come detto sono tanti per carità, non tutti, non necessariamente le fasce più in crisi).
e quali sicuramente nello specifico sono queste fasce più in crisi?
quelle che oggi non riescono a pagare il mutuo o l'affitto.
bingo!
il problema oggi è questo, pagare mutuo e affitto. c'è un mare di case sfitte e case pignorate, questo bisogna evitare! non serve ad una fava al tipo sfrattato o che sta perdendo tutto che nel 2020 ci siano sti tre alloggi in più! (non tutti i soggetti in crisi infatti lavorano in business correlati all'edilizia).
e non parliamo di legge della domanda e dell'offerta che dovrebbe far calare il prezzo perchè il mutuo quello è, e l'affitto pure.
se siamo in emergenza (e lo siamo) occupiamoci delle emergenze.
ora vi dico una cosa, nel mio piccolo comune ci saranno una ventina di alloggi da ristrutturare con pochi euro che se non ristrutturi col tempo verranno giù visto che l'opera di "colonizzazione & salvataggio" portata avanti dai tedeschi si è fermata con l'addio al marco.
dico solo nel mio comune una ventina di alloggi solo da sistemare!
oggi quasi ogni comune d'italia (lasciamo giusto stare quelli più alpini e appenninici) è a pochi minuti d'auto da una medio grande città. da autostrade. da reti ferroviarie. da piccoli aeroporti. da ospedali. da scuole. da centri commerciali. dal posto di lavoro.
ma in questi comuni vivono sempre meno persone e lo stato nulla fa per favorirne un ritorno, e proprio la misura dei nuovi alloggi infatti va nella direzione opposta.
se uno vive appena fuori città fa mantenimento del territorio il che significa meno frane, meno incendi. significa che un pò di frutta e verdura se la produce. significa che vive di più (statistiche) e vive meglio (più relazioni sociali, più attività fisica, più cibo sano e aria buona). significa che consuma meno droghe (statistiche). significa che produce meno delinquenza (statistiche).
ma sapete che vi dico?
che colmo dei colmi tutte queste cose abbassano il p.i.l.!!!!
sì perchè il pil sale se ci sono frane e incendi perchè devi stanziare opere e soldi per ripare a tali disastri.
perchè se l'insalata o le patate le compri al centro commerciale alimenti il sistema se te le produci da te no.
se vivi di più prendi più pensioni.
se vivi meglio consumi meno psicofarmaci, meno medicine e hai meno bisogno delle strutture sanitarie.
se non consumi droga e non produci delinquenza dai meno soldi alla criminalità e c'è meno bisogno di personale nelle forze dell'ordine.
ecco il grande business oscuro dell'allontanamento della gente dalle campagne!
ecco perchè dobbiamo ingrandire le periferie, costruire, ammassare gente in pochi metriquadri.
costruire case che non servono a un tubo se non a spendere un bel pò di soldi quando già le abbiamo.
queste, nota bene:
sono le tipiche idee comuniste leniniste. e questo rende il tutto ancora più assurdo!
un vecchio adagio diceva una roba del tipo che i comunisti pagano tizio per scavare un fosso e pagano caio per riempirlo.
noi metaforicamente facciamo le stesse identiche cose più una cosa peggiorativa visto che alla lunga ciò ci farà del male! LL
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Di nuove case non ce ne proprio bisogno, visto che in tante parti d'Italia esiste un calo demografico, il tutto si può spiegare con una parola: speculazione.
RispondiEliminaLa cementificazione poi andrà a deturpare i luoghi turistici, prevedo l'assalto alle coste, con la sardegna in prima fila, sarà l'inizio di una nuova rapalizzazione.
E poi ci sarà anche il fai da te: opere condonate anni fa che verranno stravolte aumentate di volume senza nessun tipo di vincolo e controllo.
Gli italiani comunque hanno col loro voto scelto democraticamente questo indirizzo, allora mi chiedo, ma la democrazia è veramente democratica e se è si spiegatemi perchè devo sottostare ad una dittatura della maggioranza?
volutamente non ho voluto toccare l'impatto ambientale che tocca tale iniziativa di legge nel suo complesso entre io ne ho toccato un aspetto, e che all'italiano medio (egoista e stupido) non interessa nella maniera più assoluta.
RispondiEliminaquesto è noto a tutta la classe politica la quale nel corso dei decenni ha dimostrato di non avere colore, di fregarsene dell'ecosistema e dell'ambiente di puntare in modo compatto quanto stolto al piccolo guadagno immediato che fornisce costruire in modo menefreghista ed inutile.
tangentopoli fu piena di queste porcate anche in ambito locale con comuni rossi neri bianchi protagonisti più o meno ugualmente di scempi.
in questi casi fare l'opposizione è facile... un pò come
"fare i bulicci col culo degli altri"
tanto per citare una nota frase di un comico.