Siamo in tanti ad averne sentito parlare in questi ultimi tempi: mi riferisco alla carta acquisti comunemente nota come "social card".
La carta, ideata da Tremonti, consente agli ultrasessantacinquenni ed alle famiglie con minori di 3 anni in particolari condizioni, di avere un credito mensile di 40,00 euro spendibile per beni di prima necessità e bollette.
Tremonti ha fatto quindi una grande cosa.
Ho però qualche perplessità.
Per fortuna non ne ho bisogno, ma mi immagino l'imbarazzo di chi, in coda al supermercato o alle poste per pagare le bollette, deve far mostra della carta dallo sfondo azzurro che certo non è uno status simbol come lo è per esempio l'American Express Gold!
Anzi! Ci sono carte che non funzionano: la figura, per chi nella vita ha avuto la "fortuna" di dover ricorrere alla social card, non è il massimo.
Forse non era meglio dare ai pensionati e famiglie i 40 euro direttamente in pensione (escludendoli a tassazione) e/o nei loro conti correnti bancari o postali?
Eppoi tutto questo traffico di circuiti di carte mi fa pensare male circa l'indotto che si è creato e che probabilmente sarà un buon affare per qualcuno.
In sintesi: l'idea del Ministro Tremonti la trovo buona, la sua applicazione potrebbe migliorare.
a parte l'indotto c'è una questione simbolica molto forte.
RispondiEliminase tu hai la tessera la vedi, la tieni nel portafoglio, la usi e tutto ciò ti fa ricordare che tizio te l'ha data.
se ti dò 40euro in più in busta o pensione te ne scordi di sicuro un pò come noi ci scordiamo della tassa per finanziare la guerra in abissinia sulla benzina. viceversa sai se ogni mese ci arrivasse da pagare tot. per l'abissinia come ci incazzeremmo?! invece così la digeriamo.
poi il dubbio sull'indotto c'è...
in effetti a questo non ci avevo pensato...
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